lunedì 17 febbraio 2014

sorrisi...amari

Questa è l'ultima card. Rappresenta il motto di questo blog, del mio sito e della mia vita in generale. 


E allora perché mettere un titolo dalla nota triste??? Vi spiego.

Ieri al cinema ho visto "Smetto quando voglio", un  film dalla fotografia insolita (colori tanto saturi da far sembrare tutto un po' irreale) ed amaramente esilarante. La trama è semplice, dei ricercatori finiti a fare lavori umilissimi dopo esser stati sfruttati ed illusi dalle varie università, utilizzano il loro ingegno per fini non proprio legali e per un attimo sfiorano quella vita e quell'affermazione che tanto hanno sudato. Con questo non sto istigando la gente all'illegalità. Il punto è un altro.

Ho provato sulla mia pelle tutte le umiliazioni di quei "poveri" cervelli: l'indifferenza dei prof, le attese infinite, vivere con 4 soldi anche se ti senti già grande e non aver la possibilità di programmare il proprio futuro pur desiderandolo tanto.
Dopo un dottorato di 4 anni mi son ritrovata a ricominciare tutto alla pari di una neolaureata forse anche di una neodiplomata...aaah, beata me, beati noi!!!

vi abbraccio, sorridere è troppo difficile.

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This is my last card. Is the slogan of this blog, my website and my life in general. 

The post title has a sad note ... Italy has something sad, absurd, ridiculous at this time.  Yesterday I saw "Smetto quando voglio" an italian film bitterly hilarious. The plot is simple, university researchers after being exploited and deceived by universities, using their ingenuity for unlawful purposes.  I tried all the humiliations of those "poor" brains.  I firmly believe that a PhD in Italy has been the biggest mistake of my life. At thirty, I found myself looking for a job as a recent graduate... aaah, blessed me, blessed us! 

I embrace you, smiling is too difficult.





4 commenti:

  1. Ma no, non riempire i tuoi studi di amarezza! Purtroppo, per come è costituita oggi l'università in Italia, non si fa mai abbastanza esperienza dal punto di vista reale, ovvero sotto il profilo lavorativo. Però non puoi rinnegare le conoscenze che hai appreso tramite gli studi e la consapevolezza che ne deriva da essi ( purtroppo). È un carico amaro, ma bisogna cercare il lato ironico: penso che quel film non sia stato fatto per abbattere il morale dei laureati, ma per dire: "ehi, non sei solo!"
    Più ci sarà consapevolezza, più forse le cose avranno la possibilità di cambiare.

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    1. quello che dici è vero...però un po' di rabbia ti viene quando ti vedi trattata a pesci in faccia nonostante i tanti sforzi! Quando senti un Agnelli dire che i giovani non si danno da fare. Lui che si è fatto in 4 per aver le opportunità che ha!!! In quest'italia non manca solo il lavoro ma il rispetto per i cittadini. Oggi vedo il bicchiere mezzo vuoto. Uffa!

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    2. Anche tanta rabbia! Ma questo non deve trasformarsi in rassegnazione e/o tristezza :-)
      Dai su, fai qualche disegno per i tuoi fans, noi qui ti appreziamo e non ti prenderemo mai a pesci ni faccia.
      Mega-sorriso :-D

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    3. RASSEGNATA MAI! Comunque disegnare mi calma. In questo periodo lo faccio troppo poco (forse per questo sono elettrica!). Sei dolcissima e troppo troppo buona a definirti mia fan. Grazie! =)

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